Ogni tanto qualcosa fa male. E bisogna smettere di correre, per un po'. |
Perché se sei infortunato, è facile che tu non possa correre. E quando non si può correre, si vuole correre: e quando si vuole correre non si tollera volentieri che il medico dica "Adesso ti fermi per un mese".
A me è successo così. Edema della spongiosa al piatto tibiale. Che, in pratica, vuol dire che il mio ginocchio ha deciso di stressarsi un po' troppo (chissà perché, poi).
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Zitto e nuota. Così torni a correre prima. |
Vediamo, quindi, come ci si deve comportare quando si è infortunati e bisogna sospendere la corsa.
Come d'abitudine, qualche regola dettata, mio malgrado, dall'esperienza.
- Rispettare i tempi di riposo. Se ti dicono un mese, è un mese. Gli venisse un cagotto, ma è un mese.
- Non andare a cercare il dolore, per provare se c'è ancora. E' una abitudine stupida: e ritarda solo i tempi di guarigione.
- Nuotare. Nel 99% degli infortuni legati alla corsa, il nuoto è consentito. Anzi, consigliato per non perdere tonicità e capacità aerobica. Non solo: secondo alcuni studi, accorcia i tempi di recupero perché "muove il sangue", favorendo il recedere dell'infiammazione.
- Seguire le indicazioni del medico, anche in campo alimentare. Se vi consiglia alcuni cibi, che hanno una funzione antiinfiammatoria, dategli retta.
- Ripianificate il calendario. Alla ripresa, non forzate mai. Se c'erano gare in programma, fatevi consigliare dal medico: può darsi che possiate farle a un ritmo blando.
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Macchina ellittica Technogym: io la uso senza mani. |
Ultima regola, un po' fuori dagli schemi: molto spesso c'è la possibilità di fare esercizi in palestra che "simulano" alcuni aspetti della corsa, evitando nel contempo di mettere sotto stress quella parte del corpo colpita dal problema. Personalmente, oltre al nuoto ho iniziato a usare l'ellittica. E' una specie di cyclette da fare in piedi, che simula la corsa senza avere alcun impatto sul terreno. Se la usate senza mani è più difficile e allena bene il tronco.
Un papà deve anche pianificare bene il tempo della famiglia, il più importante. Il consiglio è quello di cercare una palestra vicino a casa, che apra alle 7 del mattino o stia aperta fino alle 24 (molte lo fanno). Oppure, sfruttare la pausa pranzo, ottimizzando i tempi mangiando un paio di toast del runner tornando in ufficio.
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