Che faccio, lo mollo? (Tranquilli, non era sulle scale) |
I bimbi sono adorabili. Ma in una certa età dello sviluppo (tipicamente dall'anno fino ai 3) sono bombe batteriologiche. Perché? Perché escono, vanno al nido, entrano in contatto con esseri simili, portatori di diversi batteri/virus/stafilococchi/streptococchi/cocchidimamma/peronospere vari. Il risultato sono spesso infezioni intestinali dall'esito raccapricciante.
Ora, già facciamo fatica a incastrare le uscite di corsa, se poi c'è anche da fare i conti col malessere... Eppure è un po' così.
Lui la sta facendo. Di nuovo. |
Tutto questo, mette sotto stress i muscoli della schiena. E la corsa su asfalto, superficie durissima e a zero ammortizzazione, non facilita le cose.
Entrambi i problemi, però, si possono gestire. Ecco come.
Il primo è tutto sommato semplice. Visto che di solito l'effetto che abbiamo noi è lo stesso che hanno i cuccioli, solo moltiplicato per 700, basta bere molto. Meglio se con qualche integratore di sali (quelli sportivi vanno benissimo) e qualche fermento lattico (tipo Endolac).
Per il secondo, il mal di schiena, bisogna considerare quali muscoli sono implicati (oltre a cosce e polpacci) nella corsa. Si parte dal basso: perché anche il piede va allenato. Come? Correndo ogni tanto a piedi nudi per brevi tratti, meglio se proteggendo la pianta con le Vibram FiveFingers o con le scarpe tipo Natural Running di Asisc.
Poi vengono gli addominali. E' importante rinforzare gli addominali. Qui, lo capisco, si apre un mondo. Tutti hanno il "loro" esercizio, che è meglio di "quello degli altri". Io la ricetta universale non ce l'ho. E ho anche poca voglia, di solito, di fare gli addominali. Quando li faccio, per non affaticare la schiena, uso il trucco dell'orologio al muro.
Si fa così. Mi distendo a terra sulla schiena, coi piedi contro una parete dove sta appeso un orologio. Piego un po' le ginocchia, con le piante dei piedi bene a terra. Poi appoggio le mani sugli addominali e alzo appena le spalle da terra, fino a vedere l'orologio. Conto fino a tre e torno giù.
Quanti ne faccio? Pochi. Diciamo 15, ripetuti 3 volte un paio di giorni la settimana. Come sta la mia schiena? Bene, grazie.
- "Amore, prendi in braccio il piccolo che lo sento piangere?"
- "Eh non posso, ho in mano la boccia del pesce rosso..."
- "...Abbiamo un pesce rosso?..."
- "..."
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