| A Verona faceva un caldo torrenziale. (Non vale usare Google per la citazione). |
Alcuni corrono per il risultato. Perché amano il crono (ho una amica che è triste come fosse morto il gatto se fa una mezza 5 secondi più lenta della precedente) o per l'adrenalina del traguardo. Il mio amico Claudio correva ogni tapasciata come fosse stato un campionato del mondo (parole sue).
E poi ci sono quelli che corrono (anche) per far qualcosa per gli altri. E' con questo spirito che è nata la Wings For Life World Run. Quella corsa che domenica 4 maggio a Verona e in tutto il mondo ha portato persone diverse a correre per chi non può farlo.
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| Sulla linea di partenza a Verona. |
Non solo: è stata una prova del nove per una tecnologia bella e affascinante. Il traguardo ha inseguito i corridori, e lo ha fatto benissimo.
Io mi ero dato come obiettivo 30 km di corsa. Non è che avevo studiato il percorso prima.... Verona è in pianura, sarà tutta pianura, no? No. Dal 21 km sono iniziate le colline. E i saliscendi. Lo scendi è ok. E' il sali che, dopo una mezza nelle gambe e il sole che picchia (si era partiti alle 12), era proprio duro.
Be, ho vissuto un momento indimenticabile. Ho sentito la Catcher car che si avvicinava, appena prima del km 29. Sì, corro per il piacere... ma cavolo. Avevo detto 30 km e non ce la faccio per così poco. Solo che proprio non ce la faccio più. Arrivano i 4 ciclisti che precedono la Catcher Car.
"Dai, ci sei quasi..."
"....sì...ma....volevo.....farne.........trenta......"
"Be, vieni in mezzo a noi. E non mollare. Perché ci sono persone che vorrebbero correre e non possono. Ora che fai, molli?"
".............."
(No. NO. No che non mollo)
"Ci sei! CI SEI!!!!".
Morale. La macchina mi ha preso dopo 30 km e 150 metri. E non sono mai stato così felice.
ps A quanto pare ho anche fatto il risultato. 52esimo, su 1328 partecipanti in Italia. Non corro per il crono, ma un po' di soddisfazione ci sta, no?
pps. Giorgio Calcaterra è un grande. Sul serio.

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