mercoledì 13 agosto 2014

Correre in montagna con la pioggia: la giacca The North Face Storm Blocker


Il test della Tnf Storm Blocker sul Monte di Portofino:
ottimo il cappuccio, che si adatta molto bene alla testa.
Ho provato la giacca di The North Face Storm Blocker. Ho scelto un giorno umido e piovoso (difficile eh, in questa estate...) e ho affrontato una salita al Monte di Portofino.

Le condizioni per testare una giacca così c'erano tutte. Umido, caldo e nubi pazzesche in vetta al Monte, pronte ad accogliermi.
La giacca Storm Blocker è stata disegnata appositamente per la corsa in montagna, in particolare proprio per la The North Face Ultra Trail du Mont Blanc. Cosa succede quando incontri la pioggia durante una corsa in montagna? Ok, ti bagni. E, solitamente, l'acqua è fredda. Tu stai correndo, quindi sudi un sacco. Ed ecco che avere addosso qualcosa di impermeabile diventa controproducente: perché ti protegge dall'acqua che sta fuori, ma ti fa annegare in quella che produci tu. Già, il tuo sudore.




Ecco quando serve una giacca da trail: quando quelle
nubi ti aspettano in cima alla montagna.
Ecco quindi che la traspirabilità diventa una caratteristica importante quanto l'impermeabilità. Ma come si ottiene? Be, l'acqua che produciamo noi correndo, attraverso il sudore, ha una caratteristica: è più calda di quella che viene dal cielo. Di conseguenza, può evaporare. 

Ecco quindi che si può realizzare un tessuto che consenta alle molecole di vapore di passare dalla pelle all'aria, e non a quelle di acqua di entrare.

Le tecnologie in campo sono molte, ma si basano tutte sullo stesso concetto: realizzare fori così piccoli che lasciano passare il vapore ma trattengono l'acqua. La scelta di The North Face è stata quella di produrre una matrice di tessuto stampato, chiamata HyVent. In pratica, uno strato di poliuretano non tessuto, ma realizzato a "pressa" in un colpo unico. I vari pezzi che compongono maniche, corpetto e cappuccio sono poi cuciti insieme e ricoperti di termosaldature. 

Risultato. La giacca funziona ottimamente. Quando sono salito in vetta, sono iniziati vento e pioggia: ma già prima, entrando nelle nubi, ho iniziato a subire l'effetto bagnato della nebbia. Così, ho indossato la giacca e ne ho apprezzato subito la sensazione gradevole. Pesa 54 grammi per metroquadro: la mia, una M, pesa meno di 30 grammi (meno di mezzo panino). Correndo in salita si genera moltissimo calore: ma non ho avuto alcuna sensazione spiacevole data dal bagnato sulla pelle. 


La Tnf Storm Blocker pesa circa 30 grammi: e si comprime
fino a stare in una sola mano.
Raggiunta la vetta, la giacca ha dato il meglio quando ho iniziato la corsa in discesa. Mi ha protetto dal vento e quando ho passato lo strato di nubi e l'ho tolta, ero asciutto e fresco.

La Storm Blocker si può piegare fino alle dimensioni di un paio di pacchetti di fazzoletti di carta. Trova quindi posto nello zainetto da trail in qualsiasi tasca. Ha due soli legacci per le regolazioni: uno per stringere il cappuccio e adattarlo alla testa, e il secondo alla base della giacca, per renderla ben fasciata al corpo.

Sarà la compagna ideale per la Corsa degli Ultra Papà...



Nessun commento: