lunedì 18 agosto 2014

Quanto corre Daniele Meucci. Maratoneta, papà e Campione

Daniele Meucci che taglia il traguardo della Maratona
ai Campionati Europei di Zurigo 2014. (foto da LaStampa.it)
Bravo Daniele Meucci. Un uomo, un papà che corre. Uno "studiato", per definizione: è un ingegnere specializzato in robotica, uno di quelli che dovrebbero lavorare a Google, o coi droni.

Lui è un maratoneta professionista. E ha vinto la maratona dei Mondiali di Atletica di Zurigo, regalando così all'Italia un risultato favoloso.

Mi hanno colpito le sue parole dopo il traguardo: "Negli ultimi chilometri ho pensato solo ai miei figli, a quanto mi spingono". Sì, perché i figli ti spingono.

Ti spingono a mettere la sveglia alle 6, perché è bello correre di mattina. Ma è ancora più bello tornare per preparare loro la colazione.
Ti spingono a portare a casa tutti i pacchi gara intonsi, perché c'è sempre dentro qualcosa che piace a loro.
Ti spingono a metter loro al collo le medaglie, che poi finiscono tra i giochi e si perdono: e va bene così, perché sono servite allo scopo. Farli sorridere.
Ti spingono a dare il massimo quando corri: mica per arrivare primo... ma perché ti aiutano il quel processo di selezione naturale delle cose importanti della vita.

Io penso che chi corre abbia più chiaro degli altri cosa è veramente importante. Chi corre e ha figli, lo sa anche di più. Perché sa che fatica, dolore, allenamenti, organizzarsi, in pratica farsi il beneamato mazzo, non lo fai tanto per te. Non lo fai per fare una foto e condividerla. Non lo fai per avere due lire in più.

Lo fai per loro. Che sono il tuo futuro. Ce lo ha ricordato anche Daniele.

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