sabato 9 agosto 2014

Due papà alla The North Face Ultra Trail du Mont Blanc /3


Piz Sorega, Piz La Ila, Col Alt e Pralongià,
le zone di Moviment in Alta Val Badia.
Meno 20 giorni alla The North Face Ultra Trail du Mont Blanc. Se stessimo preparando una maratona su strada, avremmo tabelle precise da seguire. Ma come ci si prepara a un Ultra Trail da 100 chilometri di montagna?
Le teorie sono molte. La mia, personalissima, è che le tabelle non mi siano utili. Per nulla. Non dico che non lo siano in assoluto. Non servono a me.

Una volta ho ascoltato Marco Olmo, il grande ultramaratoneta italiano capace di vincere la The North Face Ultra Trail du Mont Blanc a 60 anni. "Per allenarti alla corsa in montagna, corri in montagna. Per tre, quattro, anche cinque ore. Poi stringi i denti. E impara a resistere".

Così facciamo Renzo e io. Per la cronaca, Renzo ha corso una maratona 24 ore fa, chiudendola in poco più di 4 ore. Con lo zainetto sulle spalle. Non si è tirato il collo, ma non ha neppure passeggiato. Ha fatto la cosa più importante, quella di mettere chilometri nelle gambe.

Il post continua dopo il video.






Col passeggino da trekking
sui sentieri di Moviment in Alta Val Badia.
Secondo Dean Karnazes, uno dei punti di riferimento per le Ultra Maratone in montagna, l'allenamento migliore per i debuttanti è "stare in piedi per 12 ore consecutive". In piedi vuol dire proprio in piedi. Provateci. Sveglia alle 8, doccia e colazione... senza sedersi. Poi si fa magari una passeggiata e si pranza... senza sedersi. E così via, tutta la giornata, fino alle 8 di sera. E' un allenamento semplice, ma efficace: ci ho provato, qualche anno fa, e non l'ho trovato per nulla troppo leggero.

Mentre Renzo era impegnato nella sua personalissima maratona (tra l'altro insieme a gente che ha corso 10 maratone in 10 giorni...), io mi sono spostato con la famiglia in Val Badia, in Alto Adige: per provare di persona Moviment, il mega "parco per famiglie" realizzato tra La Villa, San Candido, Corvara e Colfosco.

Qui andare a correre con la famiglia è facile e comodo: la zona dell'altipiano, che in inverno è il paradiso della neve, si trasforma in un luogo ideale fatto di sentieri, giochi in legno e percorsi di camminata nell'acqua (gelida: ottima per il relax dei piedi e la circolazione dopo la corsa).

Si sale con la funivia e si può noleggiare in loco un passeggino da trekking o una mountain bike a pedalata assistita. Sì, hanno pensato anche alle mogli "non sportive"...


Una delle minipiscine dei percorsi Kneipp,
per camminare nell'acqua fredda.
Il noleggio, anzi, lo sharing dei passeggini, è organizzato bene: si prende il passeggino (del tipo "trekking" a tre ruote, comodo e leggero) in uno qualsiasi dei rifugi e lo si può consegnare in un altro. Quando lo abbiamo consegnato, il personale ci ha detto "Mi raccomando... se la bambina dorme, scendete pure in funivia col passeggino. Saremo noi a riportarlo su". Sono cortesie come questa che fanno più comoda la giornata.

Ps. Dalla Val Badia, ora ci siamo spostati sul promontorio del Monte di Portofino. E' il momento di sperimentare un trucco nuovo: "Voi prendete il battello, io vi raggiungo di corsa...".

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